Come refittare un Itama 56′

In una classifica virtuale delle barche che hanno lasciato un segno nel cuore degli appassionati, quelle prodotte da Itama occupano sicuramente un posto sul podio. La semplicità del loro design, che ha saputo reggere il confronto con il passare del tempo, accompagnata da layout votati alla vita “en plein air”, li ha resi negli anni ’90 le barche mediterranee per eccellenza.

Ancora oggi che il cantiere ha lasciato le sponde del biondo Tevere, dove aveva scelto di costruirle il fondatore Mario Amati nel lontano ’69, per passare nelle mani del Gruppo Ferretti, gli yacht Itama sono molto apprezzati e non è raro incontrarne esemplari piuttosto datati nelle calette più gettonate.

I lavori effettuati

Gennaro Tella, imprenditore, manager e grande appassionato di nautica, è uno di quegli armatori che non hanno saputo resistere al fascino degli Itama e ha scelto un vecchio modello di 56’ per trascorrere le vacanze estive. La barca, ribattezzata “Gitano”, però ha poco in comune con l’esemplare acquistato. L’armatore, infatti, ha deciso di stravolgere completamente la coperta e il sottocoperta, chiedendo al reparto “Service” di Rizzardi Yachts interventi mirati a valorizzarne gli spazi. Esternamente, il ponte di coperta è stato radicalmente riprogettato partendo dal pozzetto, dove l’ampiezza delle superfici è stata ulteriormente enfatizzata eliminando tutti gli ostacoli al movimento e allo sguardo, come le separazioni tra il prendisole poppiero e l’area ospiti, e cercando di portare il più possibile le superfici su un unico piano. Altre importanti modifiche hanno riguardato le sedute più profonde, il tavolo da pranzo meno ingombrante e la zona del tambuccio, dove è stato inserito un piano scorrevole in teak per agevolare l’accesso verso prua che su questo esemplare, sempre grazie al lavoro svolto in cantiere, avviene attraverso un’apertura ricavata al centro del parabrezza, riprendendo l’idea introdotta dal Gruppo Ferretti sull’Itama SeventyFive.

coperta

Sullo smisurato ponte prodiero, l’armatore ha richiesto un prendisole personalizzato nella forma e nelle dimensioni, e sul quale ha fatto ricamare la lettera “H” a rappresentare idealmente un helipad, scherzando sulla disponibilità di spazio offerto dal suo yacht. Su “Gitano” ogni dettaglio è stato personalizzato secondo i desideri del suo armatore, dalla cucitura del cuscino della seduta alla fibbia sullo schienale, dalla lavorazione artigianale del teak all’illuminazione a led nascosta, dalla finitura inox della mobilia alla piccola scritta che riporta il nome della barca sulle testate delle poltroncine guida.

Per ulteriori informazioni: Rizzardi Yachts – Service; 04016 Sabaudia (LT); tel. 0773 531767; www.rizzardiyachts.com