AL VIA IL PROGETTO DI INTERSCAMBIO CULTURALE “NORTH/SOUTH: ONE SEA” di Nautica Editrice il 5 Set 2017 DIECI BAMBINI POLACCHI OSPITI FINO AL 14 SETTEMBRE DI ALTRETTANTI BAMBINI RAGUSANI PER UN’INIZIATIVA SPORTIVA E DI SOCIALIZZAZIONE AL PORTO TURISTICO DI MARINA DI RAGUSA. RAGUSA – Dal Mediterraneo al Baltico: il mare diventa luogo di accoglienza e di incontro. Sono arrivati domenica al Porto turistico di Marina di Ragusa, i dieci bambini polacchi, provenienti da Cedry Wielkie, che saranno protagonisti, insieme ad altrettanti coetanei ragusani, studenti dell’Istituto scolastico Mariele Ventre di Ragusa, del progetto di interscambio internazionale socio culturale “North/South: one sea”. Ad accoglierli le famiglie ragusane che li ospiteranno fino al prossimo 14 settembre. Dieci giorni da vivere insieme, per socializzare, conoscere una cultura diversa dalla propria, scoprire il territorio e soprattutto divertirsi insieme. A fare da collante naturale il mare e la vela: i venti bambini infatti, di età compresa fra i 7 e gli 11 anni, parteciperanno a lezioni di vela su imbarcazioni “Optimist”. L’iniziativa è realizzata grazie al supporto di sponsor privati nell’ambito di un progetto europeo. I partner italiani sono, oltre che il Porto Turistico di Marina di Ragusa, i Circoli velici iblei, il Comune di Ragusa, Ergon – Despar, Scuola Mariele Ventre di Ragusa, Fondazione San Giovanni Battista e Allue Restaurant. In queste giornate i ragazzi seguiranno lezioni di vela, lezioni di inglese per comunicare tra loro e imparare i termini comuni utilizzati nella campo della vela, lezioni di approfondimento storico-culturale delle rispettive aree di appartenenza, e quindi il comprensorio ibleo per la parte italiana e delle regioni della Pomerania e dello Zulawi per la parte polacca, ed infine vivranno momenti di assistenza reciproca e cooperazione. Alla fine del progetto, con il coinvolgimento delle istituzioni educative e sociali, a partire dall’Ufficio scolastico provinciale, si realizzerà un sito internet che raccoglierà le testimonianze dei ragazzi, attraverso le loro foto, lettere, documenti e altro materiale, e che costituirà il punto di contatto tra queste due prime delegazioni in attesa di moltiplicare il progetto nei prossimi anni. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!