Una carronata nelle acque di Anacapri

di Vasco Fronzoni

Collana Piccolo Parnaso – Centro Studi Tradizioni Nautiche, Napoli – tel. 081/4206364

Recensione pubblicata sul numero 506 della Rivista Nautica

L’autore, con grande entusiasmo e facendoci rivivere le forti emozioni del momento, ci racconta la recentissima (15 agosto 2000) scoperta subacquea, da lui stesso effettuata, in compagnia di due amici, nelle acque di Cala del Tombosiello, nelle vicinanze di Anacapri. A seguito del recupero, venne infatti alla luce una “carronata”, ossia un cannone navale corto in ferro. Lunga 167 centimetri, ha la circonferenza che va da un massimo di 143 a un minimo di 80 centimetri (la bocca) e pesa ben 862,5 chilogrammi. Sulla canna è riportato il nome del fabbricante, “Carron”, la data di fusione, “1798” e la potenza di fuoco, 32 P(ound). Questi dati significano che il cannone poteva sparare palle da 32 libbre (14,5 chilogrammi), con una gittata di 2.286 metri! Appassionato di armi e, come molti amanti dell’Isola Azzurra, conoscitore della sua storia, Fronzoni inserisce questo reperto archeologico nel contesto storico: quando, nel febbraio 1806, le truppe francesi entrarono in Napoli e diressero gli attacchi navali su Capri. La carronata, donata al Comune di Anacapri, è esposta al pubblico all’ingresso dell’antico chiostro del monastero di San Michele Arcangelo.