La sedia da combattimento di Nautica Editrice il 21 Ago 2016 La sedia da combattimento è un accessorio indispensabile nella pesca al tonno gigante. La pesca in stand-up deve essere intesa sempre come una variante alla pesca in sedia e non come unica possibilità di pesca. La scelta di non installare la sedia, preclude in senso assoluto la possibilità di combattere prede grandi e di pescare con canne di lunghezza tradizionale. Le sedie da combattimento vengono prodotte in diversi modelli, con o senza spalliera e con o senza poggiapiedi. La scelta, oltre che dettata da fattori economici, deve essere fatta in relazione alle dimensioni della barca e al posizionamento della sedia. L’installazione a poppa o a prua va ponderata sia a seconda delle scelte personali, che a seconda della tipologia di barca e del tipo di motorizzazione. L’installazione si effettua a poppa su cabinati con motorizzazione entrobordo con trasmissione in linea d’asse, nei quali generalmente si ha una superficie del pozzetto predisposta per l’installazione di tale accessorio. In questo tipo di installazione, bisogna considerare a priori il posizionamento, immaginando la canna piegata e la lenza a picco sotto la poppa della barca. In questo modo si può constatare se durante il combattimento la lenza entra in contatto con la plancia di poppa o con le murate della barca. Se tale tipo di installazione non è agevole, bisogna ricorrere all’installazione sullo specchio di poppa, con un piantone che poggi su una parte strutturale del pozzetto e la sedia che esca al di sopra del capo di banda dello specchio. Tale installazione va eseguita con la consulenza di un esperto che abbia la concezione di come va eseguita. Nelle barche con entrofuoribordo si può effettuare l’installazione sul cassero motore. Bisogna rinforzare la parte interna sottostante alla sedia con una contropiastra in multistrato di compensato marino o in acciaio. L’installazione a prua si effettua generalmente su imbarcazioni con motorizzazione fuoribordo, in quanto con l’installazione a poppa si avrebbe la lenza che lavora sempre vicino alle eliche, durante il combattimento. Per l’installazione a prua vanno fatte le stesse considerazioni di libertà della lenza da ostacoli strutturali, inoltre bisogna avere dei passaggi laterali alla cabina o alla console, comodi e agevoli per andare in sedia, con il pesce allamato. Installando la sedia a poppa si è avvantaggiati quando il pesce si posiziona sotto la perpendicolare della barca, potendo pompare la preda andando a marcia avanti con il motore ed evitando che nuotando sotto la scia riprenda le forze. Di contro, quando è necessario recuperare lenza inseguendo il pesce, bisogna farlo in retromarcia oppure con la lenza laterale alla barca, operazione che rischia di mettere il filo in bando. Con la sedia a prua si è facilitati nell’inseguimento del pesce in fuga, ma svantaggiati nel sollevamento dal fondo che va fatto esclusivamente in retromarcia. Prima dell’installazione bisogna controllare che la sedia giri almeno per 180 gradi. Nell’installare la sedia bisogna considerare che tale accessorio solleciterà la struttura della barca nel punto in cui il piantone poggia. Per evitare spiacevoli sorprese è indispensabile accertarsi che l’installazione sia eseguita tenendo conto dello sforzo in pesca. Per irrobustire la parte piana in cui viene installata la sedia, in genere si applica al disotto della coperta, una contropiastra di compensato marino, quanto più estesa possibile, in modo da distribuire meglio le sollecitazioni. Nel caso in cui non sia possibile accedere al sottoponte, si può ovviare applicando una tavola sotto il piantone, in modo che comunque lo sforzo di taglio non sia diretto sulla vetroresina, ma avvenga sulla tavola di compensato. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!