L’ecoscandaglio per l’alta profondità di Nautica Editrice il 21 Ago 2016 Il bolentino di alta profondità, tecnica emergente soprattutto tra i possessori di imbarcazioni da crociera di generose dimensioni, negli ultimi anni si è spinto sempre più a fondo. Dai 200 metri si è cominciato a cercare secche e cigliate sempre più profonde, fino ad arrivare dove nessuno avrebbe mai pensato di calare delle esche. A oggi le profondità più battute sono quelle comprese tra i 450 ed i 600 metri, con evidenti problemi inerenti alla lettura del fondo. L’arma indispensabile per poter praticare con successo questa tecnica, è l’ecoscandaglio, senza il quale è impossibile stabilire la profondità, la tipologia del fondo e, soprattutto, la presenza di pesci. In questa tecnica, infatti, non basta riuscire a calare le esche in prossimità di una caduta tra una batimetrica e l’altra, è indispensabile riuscire a capire dove sono concentrati i pesci.Un ecoscandaglio in grado di dare una lettura precisa del fondo e dei pesci a tali profondità, deve avere delle caratteristiche tecniche ben precise ed è inutile illudersi di poter ottenere tali prestazioni da uno strumento inadatto o da un trasduttore insellato male. Gli strumenti idonei a tale scopo, iniziano a poter essere validi a partire dai 600 watt di potenza continua, ma questo è il limite minimo, che comunque riesce a dare già una discreta visione del fondo e dei pesci e profondità superiori ai 400 metri. Passando ai 1000 watt di potenza continua, si comincia a poter contare su strumenti in grado di leggere nitidamente sia il fondo che i bersagli staccati da esso, anche con la barca in movimento a 6-7 nodi, qualità non da poco quando si ispeziona una secca alla ricerca del punto migliore dove calare le esche.La potenza dello strumento è la prima condizione necessaria per una buona lettura del fondo, ma la seconda e indispensabile, è il trasduttore e la sua installazione. Molto spesso si pensa che con uno scandaglio potente il gioco sia fatto, ma la realtà può spesso essere diversa dalla teoria. Uno scandaglio potente non può fornire alte prestazioni se non è abbinato a un trasduttore passante in bronzo. Molti strumenti vengono forniti di serie con tali trasduttori, ma per altri è necessario richiederli al momento dell’acquisto. Il trasduttore va installato passante, ovvero, con grande rammarico di molti, va bucata la barca in carena, qualunque altra soluzione, non è nemmeno da prendere in considerazione. Le soluzioni di trasduttori a poppa o montati all’interno della chiglia in bagno d’olio, non sono compatibili con delle esigenze di lettura così estreme, quindi l’unica possibilità di ottenere il massimo delle prestazioni dallo scandaglio è bucare la barca e installare un trasduttore passante in bronzo.Tale operazione va fatta eseguire da personale specializzato che abbia una provata esperienza ed abbia già eseguito operazioni di questo genere. Fino a qualche tempo fa scandagli con queste prestazioni erano esclusivamente a tubo catodico, con altissima definizione d’immagine, ma un pò ingombranti e delicati. I passi da gigante compiuti dall’elettronica, hanno dato vita a degli schermi a cristalli liquidi ad altissima definizione, e molti strumenti anche potentissimi, oggi si possono avvalere di tale tecnologia, con un notevole risparmio di dimensioni. Ultima qualità di uno scandaglio per l’alta profondità è la possibilità di avere più frequenze di lavoro. In questo modo si potrà variare l’angolo del cono di trasmissione e la lettura a diverse profondità. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!