Ricciola, la regina delle secche
La traina alla ricciola si effettua affondando le esche e cercando di portarle quanto più vicino possibile alle cigliate delle secche o alle scarpate con forti dislivelli, dove presumibilmente si possono incontrare questi pesci in caccia o in fase di riposo. Per affondare le esche i sistemi più usati sono tre: il piombo guardiano, il downrigger e il monel.Le secche molto lontane dalla costa quindi tranquille, sono le aree dove le ricciole compiono le proprie scorribande di caccia, ma possono diventare anche la loro dimora essendo oasi di riserva di cibo. Pescando in queste aree bisogna considerare che un branco di ricciole quando si dedica alla caccia investe un’area considerevole, seminando il panico tra i piccoli pesci. Se una ricciola attacca l’esca mentre è in caccia, la partenza della frizione del mulinello sarà improvvisa e velocissima, e il pesce non appena si sentirà vincolato cercherà di guadagnare il fondo, per liberarsi della trazione.
All’alba si possono avere delle ferrate, ma il momento dura poco e non appena il sole esce e comincia a illuminare bene, le possibilità di cattura si assottigliano notevolmente. Al tramonto, in alcune aree, le ricciole si portano in caccia nell’immediato sottocosta, ma anche in questo momento della giornata conviene trainare sulle secche, dove non di rado i predatori stazionano in previsione della notte. Le ore migliori per le ricciole di taglia sono quelle centrali, in genere dalle 11:30 alle 14:00.
La ricciola è sicuramente uno dei pesci che, a parità di peso, oppone una difesa più tenace e più potente rispetto ad altri predatori. Persino il tonno, considerato la locomotiva del mare, a parità di peso con una ricciola, si arrende molto più facilmente, nonostante la sua fuga iniziale sia molto più energica. La ricciola non effettua fughe lunghe, ma la sua potenza è tale da non poter essere fermata quando tenta di guadagnare il fondo. E’ noto infatti che questo pesce tenta di recidere la lenza sulle rocce non appena si sente trattenuto. Ovviato al primo possibile tentativo di rottura della lenza, il combattimento con una ricciola di taglia avviene con continue fughe verso il fondo e relativi recuperi. Soltanto quando avrà dato fondo a tutte le sue energie si arrenderà e si farà trascinare vicina alla barca mostrando il fianco e muovendo leggermente la grande coda.
Le grandi ricciole, oltre a essere animali potenti e maestosi, sono eccezionalmente belli e qualche volta rendergli la libertà è un’emozione più forte che vederle morire lentamente nel pozzetto della barca.