Salerno Boat Show a Marina d’Arechi di Sergio Troise il 2 Dic 2024 Sommario Il piccolo Salone che fa grande il turismo nauticoI numeri del saloneGli espositoriLe barche a velaBarche a motoreI convegni Il piccolo Salone che fa grande il turismo nautico 241 imbarcazioni, di cui 113 a motore, 39 a vela (con 13 catamarani), 76 gommoni e 13 gozzi, in rappresentanza di 150 marchi e 140 espositori. Con ingresso gratis, sono stati stimati (ottimisticamente) circa 45.000 visitatori. Il patron Agostino Gallozzi: “Con il nostro salone crescono le aziende e il territorio” . Agostino Gallozzi, imprenditore salernitano patron di Marina d’Arechi e organizzatore del Salerno Boat Show Piccoli saloni crescono. E con loro la nautica, la portualità, il turismo, l’economia di territori in tumultuoso sviluppo, soprattutto nel Sud. L’esempio più recente, e concreto, arriva da Marina d’Arechi, dove si è svolta, dall’1 al 5 novembre, in un clima incredibilmente estivo caratterizzato da giornate calde e luminose, l’ottava edizione del Salerno Boat Show: un salone nato nel 2014 proprio con l’obiettivo di promuovere non solo la cantieristica, ma anche quella parte del Sud della Campania che negli ultimi tempi ha fatto registrare passi avanti importanti con l’Alta Velocità spintasi fino a Salerno e con l’apertura dell’Aeroporto Costa d’Amalfi. I numeri del salone È in questo contesto che la manifestazione è cresciuta di anno in anno, fino a registrare, nell’edizione appena conclusa, la presenza di 241 imbarcazioni, di cui 113 a motore, 39 a vela (con 13 catamarani), 76 gommoni e 13 gozzi, in rappresentanza di 150 marchi e 140 espositori. Se si pensa alle 56 barche schierate nella prima edizione del 2014 si avrà chiaro il quadro di una crescita che si delinea ormai come un boom. Al punto che viene da chiedersi come mai gli organizzatori, ovvero la società privata che ha costruito e gestisce il magnifico porto di Marina d’Arechi, consentano l’ingresso gratuito: una scelta che, complice anche il bel tempo, indubbiamente ha favorito, in quest’ultima edizione, l’afflusso di una folla record, stimabile a nostro giudizio sulle 30.000 presenze in cinque giorni (secondo gli organizzatori addirittura 45.000), ma che nega alla manifestazione, nonostante il patrocinio di Confindustria Nautica (presente a Salerno con il presidente Cecchi), il carattere di vero e proprio evento fieristico. “L’entusiasmo registrato in questa edizione – ha dichiarato il presidente di Marina d’Arechi Agostino Gallozzi – ci spinge a lavorare per non disperdere questo importante patrimonio acquisito grazie alla collaborazione in primis dei nostri espositori. Prevediamo il prossimo anno di raddoppiare le imbarcazioni in mostra e di consolidare quel mood speciale che, a detta di molti, si respira a Marina d’Arechi durante il Salerno Boat Show”. Quanto alla possibilità che la manifestazione si configuri come vero e proprio evento fieristico con ingresso a pagamento, la cosa viene per ora esclusa. “Organizzare saloni non è il nostro mestiere e il nostro business non è questo – dice Gallozzi -. Ci siamo impegnati e abbiamo imparato a fare sempre meglio, attirando via via sempre più espositori, anche con marchi di prestigio, ma il nostro principale obiettivo è lavorare per la crescita del territorio e, di conseguenza, del turismo nautico, che da queste parti può svilupparsi grazie alla bellezza e all’attrattività di luoghi impareggiabili, come la nostra costiera amalfitana, e non solo. Per fortuna – aggiunge il patron – qui ha funzionato al meglio la sinergia tra pubblico e privato. Noi non abbiamo usufruito di fondi pubblici, abbiamo operato con investimenti privati, ma abbiamo trovato ascolto e ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per trasformare quella che era una landa desolata in un porto turistico moderno ed efficiente, che ha contribuito a bonificare l’intero territorio e a sviluppare il turismo nautico. Basti dire che per il 2024 si stimano, tra transiti, charter e clienti, 113.232 presenze tra giugno e settembre”. Nei giorni del Boat Show è stato ricordato che Marina d’Arechi dà lavoro a 562 addetti, operando su uno specchio acqueo di 340.000 metri quadri, dove sono disponibili 1.000 posti barca da 10 fino a 100 metri, sono assicurati a terra servizi di ristoro con bar e ristoranti, un campo da padel, ampi parcheggi, un cantiere per i lavori di rimessaggio, manutenzione e riparazione. Tutto ciò collaborando anche con aziende esterne e fornitori, a tutto vantaggio dell’economia del territorio. È in questo contesto che si è svolta l’ottava edizione del Salerno Boat Show. Gli espositori Evento che per la prima volta ha potuto mettere in mostra anche yacht di grandi dimensioni e di un certo prestigio come quelli assicurati dalla Miramari Yachting di Francesco Mirante, rappresentante locale di Ferretti Group che a Marina d’Arechi ha schierato il Custom Line 106, yacht planante di 33 metri (per la precisione 32,86) che si è guadagnato il ruolo di ammiraglia del salone. In bella mostra, nella “famiglia allargata” di Ferretti Group, anche i già noti Pershing 6X e Itama 62 e 45. Grazie al dealer napoletano Autosalone Italia, hanno impreziosito la scena anche altri prodotti d’alta gamma come l’Azimut S8, che con i suoi 24 metri è il più grande della collezione S, gli Azimut 53 e 68 e l’Atlantis 45. Il Prestige M48 proposto da Autosalone Italia di Napoli in multilocazione Di rilievo anche le presenze della navetta 58 di Absolute e delle imbarcazioni dei marchi Jeanneau e Prestige esibite dal dealer Autosalone Italia, tra le quali si è fatto notare, in particolare, il catamarano a motore Prestige M48, yacht multiscafo di 15 metri con 6/8+1 posti letto proposto con una formula originale di multilocazione che consente di utilizzare l’imbarcazione una settimana al mese condividendola con altri quattro armatori. Le barche a vela Interessante si è rivelato anche il comparto della vela, cresciuto fino a occupare un’area esclusiva, popolata da marchi come Beneteau, Jeanneau, Bavaria, Hanse, Elan, Italia Yacht, tutti in grado di testimoniare i grandi progressi compiuti da questo ramo della cantieristica che oltre ad assicurare navigazioni rispettose dell’ambiente ha fatto passi da gigante nella conquista degli spazi vivibili a bordo. Un aspetto, questo, valorizzato in particolare dai catamarani, categoria rappresentata a Salerno da ben 13 unità, in gran parte proposte non solo per la vendita ma anche per il noleggio e il charter, comparto che – è stato ricordato dagli esperti del settore presenti a Salerno – fa registrare trend di crescita costanti. Barche a motore Con Fiart Rent, la formula del noleggio è, tra l’altro, uno dei punti di forza dello storico cantiere napoletano, che a Salerno ha presentato per la prima volta “in casa”, dopo le passerelle a Cannes e a Genova, il nuovo P52, esempio di eccellenza artigianale e design creativo firmato da Stefano Pastrovich. Verniciata in un originale color bronzo, l’imbarcazione di 15,90 metri ha conquistato la scena con le sue grandi aree prendisole (tre a poppa e una a prua), il garage per il tender e la spiaggia di poppa transformer, utile sia come passerella sia come piattaforma per i bagni in mare. Se a tutto ciò si aggiungono i 4 posti letto in due cabine e le prestazioni assicurate da due Volvo Penta IPS 800 in grado di assicurare una velocità massima di 35 nodi (30 di crociera) si avrà chiaro il quadro di un modello che nel “cast” del salone salernitano si è conquistato un ruolo da star. Fiart P52 Accanto al nuovo P52, Fiart ha portato al salone salernitano anche i Seawalker 35 e 39, walkaround già noti e affermati sul mercato. Tra i prodotti Made in Campania si sono fatte apprezzare anche altre imbarcazioni già viste negli eventi fieristici di fine estate, ma non ancora esibite “in casa”. Tra queste l’America 35 di Echo Yacht, sottoposta a un accurato restyling curato da Giuseppe Cimino che ha fatto di un natante di 11,20 metri fuori tutto un walkaround in grado di offrire ampi spazi all’aperto e in cabina, impreziositi da soluzioni di assoluta avanguardia. Interessanti, ancorché già note da tempo, anche le proposte di Italyure, cantiere di Torre Annunziata che produce cabinati plananti di 35 e 38 piedi motorizzabili sia fuoribordo sia entrobordo (in linea d’asse), che ha colto l’occasione del salone salernitano per annunciare l’imminente varo dell’Italyure 50, nuova ammiraglia del cantiere, di 15,24 metri, che potrebbe essere presentata in anteprima al Salone di Dubai (19-23 febbraio 2025). Salpa ha riproposto il già noto Avantgarde 35, una delle poche barche disponibili con motorizzazione sia fuoribordo sia entrobordo ibrida. Su dimensioni leggermente inferiori (10,20 metri) si è fatta notare un’altra barca Made in Campania già nota, ovvero l’Atlante Z340, walkaround proposto da Nautica Mediterranea in package con la nuova motorizzazione fuoribordo Suzuki Stealth (due da 350 HP) che assicura ottime prestazioni (il cantiere dichiara velocità di punta che sfiorano i 50 nodi!) e offre spazio in coperta senza rinunciare a una cabina interna con bagno. Tra tanti restyling e aggiornamenti di gamma ha fatto invece scalpore il debutto di una barca tutta nuova, al debutto assoluto: è l’Only One 42 presentato da FPJ, cantiere di Pontecagnano (Salerno), che ha colto l’occasione del “salone in casa” per presentare, in una vistosa livrea gialla, una originale imbarcazione planante di 12,70 metri (baglio massimo 3,70) caratterizzata da una postazione di comando centrale (molto alta e con 3 sedute), da ampi corridoi laterali, dinette all’aperto collocata a prua, mentre a poppa ci sono tre lettini prendisole allineati. Sottocoperta sono disponibili due posti letto e un bagno, mentre all’esterno c’è la cucina a induzione. La motorizzazione è entrobordo, affidata a 2 propulsori 560 FPT Iveco, e la trasmissione si avvale del sistema Jolly Drive con eliche di superficie, che assicurano velocità ragguardevoli: 57 nodi di massima e 40 di crociera. Nei piani è prevista anche la motorizzazione con entrobordo in linea d’asse o fuoribordo. Il prezzo dell’esemplare numero 1 esposto a Salerno è di 320.000 euro più IVA. Tra le unità in vtr capaci di coniugare prestazioni sportive e buona abitabilità (4+2 posti letto) si è fatta notare l’M16 del cantiere siciliano Magazzù, nota imbarcazione planante di 16 metri motorizzabile con due Volvo Penta IPS o, in alternativa, con tre fuoribordo per complessivi 1800 HP. Presentata da Nautica Partenopea, ha suscitato curiosità per la somiglianza con i RIB dello stesso cantiere siciliano, ricercata attraverso un rivestimento in grigio lungo le fiancate. Su dimensioni meno impegnative (12,50 metri) si è fatta apprezzare, lungo le banchine del Marina d’Arechi, la neonata Veloce 43 di Italia Yacht, la prima barca a motore del cantiere noto per la produzione di imbarcazioni a vela. Reduce dal debutto al Salone di Genova, ha suscitato molto interesse anche a Salerno per l’originalità e l’eleganza dello stile e per lo spazio disponibile all’aperto e sottocoperta. Come a Genova, la barca è stata presentata con la motorizzazione Volvo Penta IPS 2×380, ma è ordinabile anche con la soluzione 2×440 HP e entro dicembre arriverà anche la versione fuoribordo motorizzabile con tre unità da 350 o 400 cavalli. Il comparto delle barche in vtr è stato rappresentato da molti marchi e modelli già noti, come Cayman e Db Yacht, e tra i natanti a motore di un certo pregio si sono fatti appezzare anche il De Antonio D32 e le Invictus presentate da Nautica Sud di Latina. Lo svedese Delta 60 Tra le barche straniere – vale la pena sottolinearlo – hanno recitato invece un ruolo importante le due unità di Delta Powerboats, marchio svedese con produzione dislocata in Estonia e rappresentanza in Italia affidata alla Oceanis Yachts di Sanremo, che ha messo in mostra il 48 Coupé e il 60 Open. In entrambi i casi si tratta di imbarcazioni hi-tech, costruite interamente in fibra di carbonio, dunque con un rapporto peso/potenza ottimale, a tutto vantaggio delle prestazioni, affidate a carene in grado di conciliare sportività e comfort, e a propulsori Volvo Penta che assicurano, nel caso del 48 Coupé, velocità di punta di 42 nodi; nel caso dell’80 Open fino a 38 nodi. In alternativa è possibile scegliere anche motorizzazioni fuoribordo. Ma al di là del sistema di propulsione e delle prestazioni, queste barche meritano attenzione per lo stile, decisamente accattivante, e per la disponibilità di spazio vivibile a bordo, sia all’esterno sia sottocoperta. In entrambi i casi, tra l’altro, i posti letto disponibili sono 6, in tre cabine (una armatoriale e due per gli ospiti), con due bagni. L’impressione è di trovarsi al cospetto di prodotti di qualità superiore. E la qualità, com’è facile immaginare, si paga: il listino del Delta 48 parte da un milione di euro. In gamma, comunque, ci sono anche imbarcazioni di dimensioni (e prezzi) inferiori, a partire dagli 8 metri del Delta 26 (non esposto però a Salerno). Tra i marchi stranieri si sono fatte notare, a Salerno, anche le proposte di Axopar, cantiere finlandese che ha esposto i già noti Sun Top 37 e 45 attraverso il dealer Corte Lotti. Molte le barche in vtr di dimensioni inferiori, destinate alle navigazioni sottocosta, in gran parte con motorizzazioni entro i 40 HP, utilizzabili anche senza patente. In quest’area di mercato, in verità, non si sono viste new entry. Il 22 piedi del cantiere napoletano Gaia nelle versioni Open e WA Il comparto, comunque, è come sempre affollato, e a Salerno si sono schierati in prima linea diversi cantieri specializzati nel settore, come il pugliese Idea Marine, il napoletano Gaia e il piacentino Panaro (rappresentato da Rosimar) specialista in prodotti low cost, ma sempre ben rifiniti. Interessante anche l’Easy Marine 550 Open prodotto a Gaeta e presentato al prezzo fiera di 13.900 euro da Orange Yacht, uno dei dealer più attivi sul mercato, con una gamma diversificata di prodotti che spaziano dalle barche in vtr ai gommoni, includendo anche i gozzi, in alcuni casi con soluzioni tradizionali, in altri con prodotti d’avanguardia come il Solemio, gozzetto di 6,50 metri disponibile sia con propulsore fuoribordo, sia con un impianto a emissioni zero fornito dagli specialisti di Labruna, da parte loro presenti a Salerno con un proprio stand dove è stato possibile documentarsi sul mondo della nautica green (si deve a loro il Futura II, primo gozzo al mondo alimentato a idrogeno, non esposto però a Salerno). I gozzi Solemio esposti a Salerno. A sinistra con motore termico, a destra con l’elettrico Nell’occasione sono stati presentati da Orange Yacht anche i gozzi Viveur 26 Open e 28 Cabin ed è stata esposta, accanto all’elettrico recentemente aggiornato con una batteria più potente che assicura migliore autonomia, una versione lusso del Solemio, in questo caso con motore entrobordo Vetus, che ha suscitato curiosità per l’incredibile livello di dotazioni extra (dall’elica di prua al pilota automatico, dall’impianto stereo alla scaletta da sub) e per il prezzo di 50.000 euro (più IVA), che tuttavia non ha scoraggiato l’amatore che l’ha acquistato. Ciò detto, il comparto gozzi si è distinto, in verità, più per le assenze eccellenti che per le presenze di cantieri e di prodotti di ultima generazione. Non ha faticato dunque a ritagliarsi un ruolo da protagonista Nautica Esposito, con 5 imbarcazioni – Positano 25, 27, 32, 38 e Sole 28 – una flotta di prim’ordine per eleganza, stile, qualità marine e prestazioni, che entro la metà del 2025 si arricchirà di una nuova unità di oltre 15 metri destinata a collocarsi al top, con il ruolo di ammiraglia del cantiere. Non sono mancate assenze significative anche nel campo dei battelli pneumatici, tuttavia il comparto dedicato ai mezzi più diffusi in Campania si è fatto apprezzare soprattutto per la capacità di esprimere prodotti di nuova generazione. Il Soleil 52, nuova ammiraglia di Salpa Su tutti il Soleil 52, nuovissima ammiraglia del cantiere Salpa, che dopo le passerelle a Cannes e a Genova, ha fatto il suo debutto anche “in casa” suscitando ammirazione incondizionata per il livello di qualità raggiunto nello stabilimento di Vitulazio (Caserta). Progettato per la parte immersa con il contributo dell’inglese Adam Younger, specialista di carene a step ad alte prestazioni, e per gli interni e lo stile con quello del designer napoletano Francesco Guida, il nuovo Soleil 52 è un gigante di 15,60 metri fuori tutto, largo 4,80, in grado di assicurare spazio, comfort e prestazioni al top, in forza di 4 comodi posti letto, di aree ben vivibili all’aperto e di dotazioni tecnologiche mai viste prima su un battello pneumatico. Insomma, un concentrato di valori che probabilmente spiega il prezzo monstre di 894.000 euro, con motorizzazione affidata a 3 Mercury Verado V12 da 600 HP; qualcosa in meno (825.000 euro) con “solo” due motori Mercury Verado V12. Su misure inferiori, ma su livelli di qualità elevata, si è esibito a Salerno anche MV Marine, altro cantiere campano noto per la qualità e la raffinatezza tecnica dei propri battelli. Dopo l’anteprima a Genova, il cantiere guidato dall’ingegnere Vincenzo Nappo ha presentato anche nel salone di casa il Mito 31R, restyling del noto gommone prodotto nel nuovissimo stabilimento di Striano (in provincia di Napoli), dove è in avanzata fase di progettazione anche il nuovo Mito 33, atteso per il 2025. Nel 2025, probabilmente al Nauticsud, è previsto anche il lancio dell’XTreme 35, nuova ammiraglia di Novamares, cantiere napoletano che a Salerno si è limitato a presentare una versione monomotore del già noto 31 Xtreme. Panamera P110 GT Veloce Non hanno trascurato l’occasione del “salone di casa” altri cantieri campani, come Starmar, con i suoi 885, 10.50 e Enjoy 665 e Panamera Yacht, che dopo l’anteprima a Cannes e a Genova ha presentato anche a Salerno il nuovo P110 GT Veloce, battello sportivo in grado di assicurare, con tre motori Mercury da 350 hp, prestazioni da urlo, con velocità massima di 65 nodi, oltre a tre posti letto e bagno. Hanno entusiasmato il pubblico interessato alla sportività, alle prestazioni e alle dimensioni maxi anche i già noti battelli Sacs Strider e Pirelli esposti dai rivenditori locali Hi-Performance Italia e Charter Liliano. La banchina gommoni con, in primo piano, i battelli di Oromarine Tra i produttori generalisti si sono fatti notare Oromarine, con i suoi C35, C38, S11, S9 e S13 Coupé, e Mirimare, che ha messo in mostra ben 6 battelli, con in primo piano l’Amira 34 di 11,60 metri disponibile nelle due versioni Sport e Open. Un battello firmato da Luxrib, il marchio italiano di Poggiomarino (Napoli) che costruisce in Cina Fin qui, nulla di “mai visto prima”. Ma il boat show di Marina d’Arechi ha suscitato anche qualche sorpresa. La più intrigante si chiama Luxrib, marchio che contraddistingue una gamma di battelli pneumatici di misura compresa tra 19 e 25 piedi (più tre minitender con carena in alluminio) costruiti in Cina e rifiniti a Poggiomarino (centro dell’area metropolitana di Napoli) dove il cantiere si è insediato tre anni fa per iniziativa di Vincenzo Vermiglio, fondatore e titolare dell’azienda che sin dal 2001 opera nel campo dell’import ma non si era mai cimentata, finora, nella vendita di gommoni in Italia. “Siamo noti e affermati per le attività della nostra MV Tech, ma soltanto tre anni fa ci siamo dedicati anche ai battelli pneumatici, finora venduti fuori Italia, ora anche nel nostro Paese” ci ha spiegato il numero uno dell’azienda. E ha aggiunto: “Contrariamente a quanto si possa pensare, per diffusi luoghi comuni, i nostri gommoni cinesi non sono prodotti low cost, ma sono prodotti di qualità superiore, frutto del lavoro di un progettista americano e realizzati seguendo le nostre indicazioni per l’opera viva e per i materiali come il gelcoat, il neoprene e altro. Abbiamo esposto per la prima volta a Salerno con l’obiettivo di far conoscere e lanciare i nostri battelli anche in Italia, puntando su tre valori fondamentali: materiali d’eccellenza, comfort e sicurezza”. Nell’occasione sono stati annunciati anche i prezzi dei nuovi battelli, che vanno dai 23.300 euro (più motore e più optional) del Luxrib 19, ai 60.000 del Luxrib 25 (8,20 metri), passando per i 27.500 del Luxrib 22 di 6,60 metri. Purtroppo a Salerno sono stati esposti a terra e non in acqua, e dunque non è stato possibile svolgere una prova di navigazione di queste novità tutte da scoprire. La cerimonia di inaugurazione dell’ottava edizione I convegni Tra lunedì 4 e martedì 5 novembre il Salerno Boat Show ha dedicato due momenti di riflessione e approfondimento ai temi dell’economia del mare, organizzati in collaborazione con la Direzione Regionale del Fai Campania e di Ossermare. Il primo, coordinato dal professor Furio Cascetta e presieduto da Michele Pontecorvo Ricciardi, ha fornito una puntuale fotografia dello stato di salute del mare e delle nostre coste e al tempo stesso ha evidenziato come la salvaguardia ambientale possa rappresentare una leva strategica da mettere in campo per coniugare la tutela dell’ambiente con la blue economy. Il secondo ha fornito un quadro chiaro della rilevanza della Campania nell’economia del mare nazionale, stimata in un valore del 15%. Molto apprezzata anche la regata che ha consegnato il 1° Trofeo “Salerno Boat Show”, tappa di apertura del 43° Campionato invernale di vela d’altura del Golfo di Salerno. A conclusione dell’evento è stato annunciato che l’edizione 2025 del Salerno Boat Show passerà da 5 a 9 giornate, svolgendosi dall’1 al 9 novembre. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!