Sotto la guida del suo AD, il porto turistico è diventato strumento essenziale per un rilancio del territorio che passa anche attraverso il campionato del mondo offshore

Locandina

Visione, strategia e valorizzazione. Questi i principi che hanno ispirato Marino Masiero, Amministratore Delegato del Porto Turistico di Rodi Garganico, nel creare uno scalo che in poco tempo è diventato promotore del rilancio di un territorio e del suo mare: il Gargano.

L’idea è quella di una riconnessione infrastrutturale, culturale e identitaria mirata a destagionalizzare il territorio a favore dell’attrattività turistica del porto e riportando al centro il “waterfront”.

Marino Masiero
Marino Masiero

Attualmente il porto ospita centinaia di imbarcazioni e dispone di un’area cantieristica navale dotata di scalo di alaggio. “In questi giorni siamo con i motori  accesi per il Campionato del Mondo di Offshore 2024 in programma fino al 14 luglio prossimo” dichiara Masiero, che precisa: “Una nuova categoria, la V1, si affaccia per la prima volta in Gargano accanto ai potenti Catamarani della Classe 3D 5000. La bellezza, il glamour e le competizioni di questi 5 giorni di sport motoristico mondiale ci vedranno protagonisti su più di 100 televisioni di mezzo mondo.

Grazie a Floriano Omoboni, di Sportoutdoor.tv,  ci vedranno per la prima volta anche in Cina. Il successo di questa grande avventura è dovuto all’aiuto concreto della Regione Puglia Assessorato allo Sport per Tutti, a quello dei nostri Sponsor, all’Amministrazione Comunale di Rodi, a un fitto tessuto di connessioni favorevoli e a tante persone che ci hanno dato fiducia e che lavorano assieme a noi, in silenzio, costantemente”.

A fare da cornice all’evento sportivo in atto, a tutto vantaggio del pubblico, ci sono stand dedicati al mondo dell’offshore e non solo. Inoltre, a movimentare l’accoglienza, non mancano spettacoli musicali.

Conclude Masiero, entusiasta per il successo di queste giornate di avvio: “La sensazione è quella di essere un grande equipaggio, la più grande soddisfazione che si possa avere nella vita. Soprattutto per uno come me che è cresciuto in un ambito familiare e sociale dove essere parte di un “team vincente” non ha prezzo.

Anche quest’anno la manifestazione è intitolata alla memoria di mio fratello Paolo, compagno di avventura e grande maestro di vita”.

Celestino Agostinelli