New York, 11 maggio 2024 – Alberto Bona ha concluso la Transat CIC al quinto posto, dopo 12 giorni di navigazione. L’arrivo a New York è stato magico, con il Class40 IBSA che ha solcato le acque dell’Upper Bay al sorgere del sole, passando davanti alla statua della Libertà e allo skyline di Manhattan. Nonostante le sfide incontrate in mare, Bona si è detto soddisfatto di aver portato l’imbarcazione dall’altra parte del mondo.

Alberto Bona ha raccontato di aver affrontato condizioni meteorologiche difficili durante la regata, navigando attraverso depressioni e venti forti. Nonostante le avarie a bordo, ha mantenuto un atteggiamento positivo e determinato. Ora, dopo il traguardo raggiunto, Bona si prende un po’ di riposo prima della premiazione e della preparazione per la prossima sfida, la Québec Saint-Malo a fine giugno.

Le dichiarazioni di Alberto Bona

“Ho portato il Class40 IBSA dall’altra parte del mondo, in America. Non ero partito per il quinto posto, ma navigare in solitario significa accettare l’avventura, accettare l’esperienza. E questa è stata una esperienza dura ma bellissima. Sono contento di averla vissuta.”

“Abbiamo trovato delle condizioni difficili – racconta Alberto Bona – abbiamo fatto il giro di una depressione da Nord, una scelta che nelle altre regate di solito non capita; abbiamo navigato per tanti giorni con vento di poppa molto forte, sul sottile filo tra spingersi al limite della velocità e le andature di sopravvivenza. Ho imparato molto. La seconda depressione, per noi che navigavamo un po’ più indietro, è stata molto forte, c’era veramente tanto mare: uno spettacolo bellissimo”.

“Rispetto ad altri team che hanno avuto danni significativi, ce la siamo cavata bene. Ho avuto un problema a una vela di prua il primo giorno che forse mi ha deconcentrato, poi ho rotto un “tira giù” del timone, che mi ha obbligato a strambare dove non avevo previsto di farlo nell’approccio alla depressione e, poi, la delaminazione che mi ha reso più cauto quando ero mure a sinistra. Fare queste regate significa anche fare tanto bricolage a bordo per prevenire danni ulteriori, e farlo con il freddo che abbiamo avuto in alcune giornate è stata una esperienza nuova”.