Vela senza barriere con la Lega Navale Italiana di Corrado Ricci il 28 Mar 2024 Fondata nel 1897 alla Spezia per promuovere la cultura del mare, la Lega Navale Italiana lancia nel Golfo dei Poeti la sua prima scuola di vela inclusiva di cui sono strumenti le derive parasailing Hansa 303: sicure, versatili, confortevoli per conduzione in solitario o in coppia. L’impresa si alimenta dalla sinergia tra la Sezione spezzina della Lni e la locale Sezione velica della Marina Militare; ancor prima delle iscrizioni, ha raccolto l’incoraggiamento della locale amministrazione comunale che promette sostegno, sulla scia di Marelibera, l’evento della vela solidale svoltosi nel golfo alla fine della scorsa estate. Il progetto “Scuola di Vela Hansa 303” Il battesimo del progetto “Scuola di Vela Hansa 303” è avvenuto lunedì scorso al Circolo Ufficiali della Marina Militare della Spezia. Ne è stata madrina la senatrice Stefania Pucciarelli che, quando era sottosegretaria alla Difesa, diede impulso al percorso, scandito da passaggi ministeriali e amministrativi. La sfida è ora quella di estendere l’operazione formativa, con indubbi benefici per il benessere psicofisico delle persone alle prese col disagio, negli altri contesti nei quali Lega Navale e Sezioni veliche della MM lavorano in tandem coltivando il seme che 127 anni fa attecchì proprio alla Spezia grazie ad un team di visionari guidati da Augusto Vecchi (piu’ noto come Jack la Bolina) ex ufficiale e scrittore e Attilio Montegazza (proprietario del giornale La Spezia): considerare il mare la principale risorsa del Paese, salvaguardarlo, cogliere e sviluppare le sue potenzialità di palestra formativa per la cittadinanza attiva. Il direttore di Marivela Giuseppe Cannatà plaude al lavoro del direttore della Sezione velica spezzina Roberto Savella, e studia gli sviluppi su scala nazionale insieme al presidente nazionale della Lni Donato Marzano, fresco di secondo mandato col proposito di abbattere le barriere fisiche alla fruizione del mare e far sì che questo risponda anche ai bisogni di legalità e integrazione sociale che salgono dalle periferie minate dal degrado. “La Scuola di Vela Hansa 303 LNI-MM propone dei corsi di formazione nautica rivolti a tutte le persone con disabilità fisiche, cognitive e relazionali che desiderino avvicinarsi al mare e allo sport della vela senza barriere. I partecipanti svolgeranno le attività di formazione in sicurezza e saranno seguiti in modo professionale dagli istruttori della LNI e dal personale della forza armata” ha spiegato Marzano affidando gli approfondimenti tecnici sulla struttura del corso all’istruttore della Lni Umberto Verna e al primo Luogotenente e istruttore parasailing della Marina Militare Michele Renna. Il valore aggiunto dell’iniziativa (unica della specie ad essere oggetto di attenzionamenti accademici) è il supporto dell’Università di Firenze; la docente di sociologia Annick Magnier ha certificato i benefici della vela nella crescita di ragazzi e anche nelle dinamiche familiari, laddove i genitori diventano parte attiva, di riflesso, del percorso educativo. Intanto il vicepresidente della Lega Navale spezzina Francesco Costa, in prima linea nella promozione del progetto sulla vela, rilancia sull’allargamento alla voga l’adoperarsi inclusivo della sezione spezzina, sulla rotta di avvicinamento (nel 2025) alla centesima edizione Palio del Golfo, la disfida remiera tra le borgate spezzine. Obiettivo: far imbracciare i remi anche a chi ha difficoltà di mobilità sulla terra ferma Se ha un lato, quello della vela, l’atleta-emblema è la chiavarese Eleonora Ferroni, sul fronte della voga a scalpitare per rimettersi al remo è il campione Matteo Busoni delle Grazie. Intanto prossima ai blocchi di partenza è la campagna tirrenica che la Lega Navale sviluppa con l’associazione Save The Children: lezioni di navigazione vela e di disegno per ragazzi col velista-scrittore-vignettista Davide Besana, sulla sua barca Midva, three quarter tonner di 10,61 metri, classe 1982. Intanto Besana ha testato le derive Hansa 303 a cornice della presentazione: “La barca è talmente semplice è stabile che chiunque è in grado di condurla”. E il pensiero solidale si allunga al progetto Wow (Wheels on Wawes), il primo Giro del Mondo a vela completamente accessibile a bordo del catamarano “Lo Spirito di Stella” con la partecipazione di persone con disabilità, civili e militari di Forze Armate italiane e straniere. La barca senza barriere La barca senza barriere, di cui è armatore Andrea Stella, attraversato l’Atlantico, è ora all’ormeggio nel porto di Fuerte Sherman, estremità caraibica del Canale di Panama, prossima ad attraversare il Pacifico col programma di incontrarsi a settembre in Australia con la nave scuola Vespucci (di cui era stata ‘ancella’ alla partenza del tour mondiale da Genova) per poi proseguire insieme verso il rientro in Italia, stimato nel febbraio 2025. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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