Mar dei Caraibi, Belize: fantastico reef di Patrizia Magi il 29 Feb 2024 Foto di Belize Tourism Board (BTB) Uno splendido Paese con una natura selvaggia protetta in 16 parchi nazionali, affascinanti siti archeologici, centinaia di isole incontaminate e una eccezionale barriera corallina – la seconda al mondo dopo quella australiana – habitat di 500 specie di pesci e custode di tesori inestimabili come il Blue Hole. Snorkeling nelle acque di Luaghing Bird Caye Affacciato sulla costa orientale dell’America centrale, il Belize, stretto tra Messico e Guatemala, è un piccolo Paese di 23.000 chilometri quadrati – meno di un decimo rispetto alla superficie dell’Italia – che si rivela una cornucopia di meraviglie. L’entroterra, in gran parte pianeggiante, è ricoperto di rigogliose foreste che custodiscono le vestigia della civiltà maya, mentre al largo della costa si allunga per 190 miglia la Barriera Corallina del Belize – la più grande dell’emisfero boreale – dove affiorano incantevoli atolli e centinaia di isole coralline (caye) ombreggiate da palme e lambite dalle calde acque del Mar dei Caraibi. Belize Barrier Reef Iscritta nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, la Barriera Corallina del Belize, parte del più ampio Sistema di Barriere Coralline Mesoamericane, è un vero e proprio concentrato di biodiversità. La compongono oltre 70 tipi di coralli duri – tra cui i bellissimi coralli a corna di cervo e i coralli cervello –, 36 specie di coralli morbidi, insoliti poriferi – come la spugna barile gigante dei Caraibi che può superare i due metri di diametro – e 500 specie di alghe. Caye Caulker Village, cittadina con hotel, ristoranti e negozi nell’omonima isola Un ambiente dove prosperano centinaia di specie di pesci e trovano rifugio specie protette come le tartarughe marine, i lamantini barriera è protetta dal Belize Barrier Reef Reserve System, un’area di 960 chilometri quadrati in cui sono comprese sette riserve marine, 450 caye e tre atolli situati nella parte più orientale della barriera, il Turneffe Atoll, il Lighthouse Reef – dove si trova il Blue Hole Natural Monument – e il Glover’s Reef, il più meridionale, con cinque caye scelti un tempo come base d’appoggio dal bucaniere britannico John Glove (da cui il reef prende il nome) per attaccare le navi spagnole. South Water Caye, isola corallina 11 miglia al largo della costa della città di Dangriga Mundo Maya Il Belize è stato abitato sin dai tempi più antichi da popoli amerindi. Inizialmente da Caribi e Arawak, poi dai Maya, la cui sofisticata civiltà – caratterizzata da avanzate conoscenze in architettura, matematica, astronomia e agricoltura – si estese a partire dal 2500 a.C. dal Messico sudorientale fino al Guatemala raggiungendo il massimo splendore tra il 250 e il 950 d.C., periodo definito “classico” cui seguì un inarrestabile declino di cui non sono ancora chiare le cause: i centri amministrativi persero gradualmente potere e la popolazione diminuì considerevolmente. Fondo marino punteggiato da grandi basket sponge. Proprio il Belize è stato il fulcro del vasto “Mundo Maya” con centri urbani interconnessi da una estesa rete di rotte commerciali dirette verso città maestose, ricche di elaborati templi piramidali, grandiosi edifici, piazze e palazzi residenziali, come El Caracol, risalente al 1200 a.C. – ampia 168 kmq e capace di ospitare all’epoca di massima espansione 120-180 mila persone, su cui svetta la piramide Caana, che raggiunge i 43 metri d’altezza –, e Lamanai, abitata dal... Vuoi continuare a leggere? Scarica Nautica Digital Questo articolo è disponibile solo per gli abbonati. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!