Saloni nautici: i nuovi multiscafi di Roberto Franzoni il 25 Ott 2023 I multiscafi sono le star di queste ultime stagioni nautiche. Il loro successo, in particolare nelle flotte charter, è stato esplosivo e i numeri stanno a confermare una curva di crescita in salita. E l’appetito di spazio viene utilizzandolo, parafrasando il noto detto. Così assistiamo a nuove proposte di catamarani sempre più grandi, spaziosi, molto ben arredati, con layout elastici in grado di assecondare e soddisfare molteplici esigenze d’uso, dall’armatoriale puro, addirittura con un solo “appartamento” in ogni scafo, alle versioni charter per dodici passeggeri. La misura media si è estesa e dai 38/40 piedi siamo saliti ai 45/50, con unità paragonabili ormai a grandi yacht a vela, per spazi e comfort. I produttori storici poi stanno superando ulteriormente queste soglie, spingendosi verso i 60 piedi e oltre, dove con il catamarano si avvicina alla concezione spaziale e abitativa del superyacht. C’è solo da osservare che i prezzi vanno inesorabilmente di conseguenza. Sommario BALI CatsmartCOMAR C-Cat 48FOUNTAINE PAJOT Thira 80GUNBOAT 72NEEL 52OUTREMER 52WINDELO 50 BALI Catsmart Catana Bali Catsmart Il nuovo Catsmart, 38 piedi di Bali Catamarans, è il modello più piccolo della gamma, capace di stabilire nuovi standard di riferimento in termini di design, tecnologia, sicurezza e comfort. Una barca che, adatta a piacevoli navigazioni ma anche a una rilassante vita di bordo all’ancora, raccoglie tutte le innovazioni firmate Catana Group: il pozzetto di prua rigido con zona lounge e prendisole, la piattaforma di collegamento con ampia panca e gavoni, la confortevole doppia postazione di comando, il ponte rigido della cabina di pilotaggio di prua, la “porta Bali” basculante che, insieme alle finestre laterali scorrevoli, crea una zona cucina/soggiorno/pozzetto open space introvabili su altri catamarani di questa taglia. COMAR C-Cat 48 Comar C-Cat 48 Non è una barca nuova, tuttavia Comar ha introdotto numerose innovazioni sul suo C-Cat 48, che si presenta oggi alquanto diverso dalle unità precedenti per l’inserimento di diverse strutture realizzate in fibra di carbonio, come la traversa di prua, i daggerboard (le derive laterali), la coperta, i bimini, le gruette e l’albero. Queste innovazioni rendono la barca più leggera e migliorano le prestazioni e la conduzione anche da parte di un equipaggio ridotto, grazie anche al rinvio in pozzetto di tutte le manovre. Resta invariato il layout, con cabina armatoriale nello scafo di dritta e due cabine ospiti matrimoniali in quello di sinistra, il cui bagno a loro dedicato è stato comunque ingrandito per offrire un migliore comfort. FOUNTAINE PAJOT Thira 80 Fountaine Pajot Thira 80 Il Thira 80 è un vero superyacht con spazi nuovi e unici. Si tratta di un catamarano modulare, capace di adattarsi a desideri e gusti dell’armatore, pur mantenendo il Dna Fountaine Pajot. L’ampio pozzetto di prua è dotato di un bar e di un vasto prendisole sotto cui si trova una vasca idromassaggio. Su entrambi i lati di questa zona relax ci sono due ampi gavoni dove riporre facilmente paddleboard, windsurf o l’attrezzatura subacquea. Il flybridge assume il ruolo di un ponte aggiuntivo e il Thira 80 sfrutta appieno questa possibilità. Sotto un hard-top, due postazioni di timoneria completamente attrezzate occupano la parte anteriore del ponte. Questa zona è completamente dedicata alle manovre a vela. Tra i due scafi, una grande piattaforma da bagno idraulica può essere sollevata o abbassata trasformando l’intera area di poppa in un ampio beach club. “Questa barca è stata concepita come un superyacht, con una qualità di alto livello e una selezione molto accurata dei materiali. I profondi divani a dritta e i posti a sedere indipendenti a sinistra con tavoli da cocktail godono entrambi di una fantastica vista sul mare attraverso le finestre avvolgenti. Naturalmente la barca è concepita con un equipaggio professionale a bordo: skipper più due, ciascuno con il proprio spazio dedicato a poppa e un accesso separato al salone per incrociare il meno possibile i percorsi degli ospiti. Fountaine Pajot Thira 80 L’armatore dispone di una vera e propria suite che comprende una scrivania e un divano, oltre a servizi igienici separati, doccia e anche una vasca da bagno. Berret-Racoupeau Yachts Design ha integrato un innovativo modo di ombreggiare il flybridge e i ponti laterali sottostanti. I pannelli solari semitrasparenti, proiettano una luce diffusa, fornendo allo stesso tempo energia sufficiente per alimentare il carico dell’hotel della barca. “Essendo semitraslucidi, i pannelli solari forniscono una penombra, come sedersi sotto un albero – dichiara Olivier Racoupeau. Crediamo che sia la prima volta che vengono utilizzati su uno yacht a vela”. GUNBOAT 72 Gunboat 72 La collaborazione progettuale e ingegneristica di Gunboat, VPLP Design, Christophe Chedal Anglay, Patrick le Quément e Isabelle Racoupeau-Ramirez ha dato una fondamentale impronta al Gunboat 72V. Caratterizzato da un flybridge aerodinamico che, costruito utilizzando la più recente tecnologia mirata alla leggerezza, è organizzato in modo tale da consentire all’equipaggio di mettere a segno l’attrezzatura velica senza doversi spostare più di tanto, questo catamarano risulta assai facile da governare. Il salone è ampio e luminoso, connesso tramite la grande porta scorrevole al pozzetto di poppa e, come per l’interno dei due scafi, gli spazi possono essere profondamente personalizzati creando ambienti specifici come un ufficio o una palestra. NEEL 52 Neel 52 La costruzione del Neel 52 rispecchia quella di altri trimaranti della gamma prodotta dal cantiere francese, utilizzando sandwich composito infuso sottovuoto con rinforzi in fibra triassiale. Le varie configurazioni a 4, 5 o 6 cabine doppie, anche con 1 o 2 cuccette per l’equipaggio, lo rendono adatto sia all’uso armatoriale sia alle compagnie di charter. Il piano velico è composto da una randa, con 3 mani di terzaroli, e una trinchetta avvolgibile. Due le opzioni di rigging: sartiame convenzionale con albero e boma in alluminio e manovre fisse in acciaio inox; sartiame ad alte prestazioni con albero in carbonio, boma in alluminio e il sartiame è in tessuto. Il tetto-tuga si raggiunge tramite gradini laterali che salgono dal pozzetto e dal lato del timone, rendendo facilmente accessibili l’albero, il boma e l’area prendisole. Sul piano dell’abitabilità, anche questo nuovo modello dispone del rinomato Cockloon, ampio spazio interno/esterno reso possibile grazie all’ampia apertura tra il salone e il pozzetto. Quest’ultimo, denominato Full Beam Cockpit, presenta molteplici configurazioni di posti a sedere che possono essere riorganizzati a piacimento. OUTREMER 52 Outremer 52 Il progetto dell’Outremer 52, prodotto dallo studio VPLP, Christophe Chedal Anglay, Patrick le Quément e Isabelle Racoupeau-Ramirez, è stato mirato a garantire, tra l’altro, la migliore comunicazione visiva tra gli spazi abitativi interni ed esterni al fine di consentire il pieno monitoraggio della navigazione praticamente da ogni posizione. Per esempio, consumando un pasto comodamente seduti al bar del pozzetto si riesce ad avere senza alcuno sforzo un’ottima visuale in avanti. Configurato in modo sostanzialmente classico, con la tipica spartizione degli spazi tra i due scafi, che vede prevalere la cabina armatoriale rispetto alle due ospiti, il 52 dispone tuttavia di uno spazio modulare denominato My Free Space che, situato nella cabina di prua di sinistra, può essere organizzato in cinque modi diversi: una cabina doppia; un ufficio trasformabile con letti a castello; una cabina modulare, con scrivania trasformabile in bancone officina, panca pieghevole e tanto spazio di stivaggio; uno spogliatoio; una cabina per bambini. WINDELO 50 Windelo 50 Nuova versione per il catamarano che nel 2022, a Cannes, era stato nominato European Yacht of the Year e oggetto di una menzione speciale per la sostenibilità. Parliamo del New Windelo 50 che, grazie al lavoro combinato degli architetti Christophe Barreau e Frédéric Neuman con l’ufficio di progettazione del cantiere francese, nonché di un suo sostanziale investimento, è oggi ancor più eco-friendly. Costruito in composito di fibra di basalto e schiuma Pet (proveniente dal riciclo delle bottiglie di plastica), il nuovo 50 trae energia da un complesso sistema formato da idrogeneratore, turbina eolica e pannelli solari da 5,68 kW, ciò che in condizioni ideali gli consente di percorrere oltre 1.100 miglia spinto a 6 nodi dal suo motore elettrico; alla stessa velocità, traendo energia dal solo banco batterie standard da 1120 Ah, può navigare per 3 ore e 45 minuti, percorrendo 22,7 miglia. Al di là di questo contenuto altamente tecnologico, resta l’ottimo design di un catamarano estremamente interessante per l’originale articolazione degli spazi. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!