Confindustria Nautica e Regione Liguria organizzano Mare Stellato, un charity gala a supporto della ricerca di AIRC di Ufficio stampa esterno il 24 Set 2023 Riflessi, giochi di luci ma soprattutto l’intenso blu del mare ha fatto da sfondo e avvolto in un’atmosfera di grande effetto la meravigliosa Sala del Maggiore Consiglio di Palazzo Ducale, dove ieri sera, 23 settembre, si è svolto Mare Stellato, il Charity Gala a supporto della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro organizzato in occasione del 63° Salone Nautico Internazionale di Genova. Una serata organizzata anche grazie al supporto di sponsor di spicco come Kartell ed Eberhard & Co. Confindustria Nautica e Regione Liguria in questa edizione del Salone hanno deciso di andare oltre al concetto di esposizione del meglio della produzione della nautica e della sua filiera, portando il mare anche in città e promuovendo un evento che con il Salone ha un denominatore comune: l’eccellenza. E in un momento dove i riflettori sono puntati sul successo dell’industria nautica italiana e sul concetto del bello e fatto a regola d’arte non potevano che essere chiamati a dare la loro interpretazione di eccellenza importanti chef stellati, scelti nel firmamento dei gourmand del territorio ligure. Per la prima volta, nove chef sono stati chiamati a lavorare insieme per rappresentare, in occasione di un evento unico e dal nobile scopo, le unicità di un territorio che per vocazione e per tradizione è votato al mare. A creare il legame di tutti i valori alla base di questo evento, la conduttrice televisiva ed ex Miss Italia, Roberta Capua, madrina della serata, che ha presentato gli chef e le loro creazioni accompagnando gli ospiti in questo percorso d’eccellenza. Per dare inizio alla degustazione dei piatti, Roberta Capua ha chiamato sul palco Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica, Giovanni Toti, Presidente di Regione Liguria e Marco Bucci, Sindaco di Genova. Marina Stella ringraziando tutti per la presenza alla serata e al 63esimo Salone Nautico Internazionale, ha commentato: “Il nostro mare esprime eccellenze che abbiamo celebrato anche ieri durante la serata dedicata al Design Innovation Award. Eccellenza che si vede anche attraverso le creazioni dei nostri chef. È importante sostenere progetti selezionati e straordinariamente utili per la nostra società come quelli di Airc. Ne siamo orgogliosi. Ogni anno cerchiamo di associare al territorio qualcosa di importante, perché come le nostre aziende svolgono un ruolo sociale per la filiera occupazionale e per le tante famiglie che lavorano nella nostra industria, allo stesso modo riteniamo essenziale essere sempre più vicini a eventi che esprimono attenzione alla ricerca e ai temi legati al sociale”. Il Governatore Giovanni Toti ha evidenziato che quest’anno “brillano tantissime stelle. Basta girare per la città, il Salone è il cuore ma non è più un cuore che batte da solo. È un cuore che batte insieme alla città, insieme ai tanti eventi costruiti come quello di questa sera, che unisce il business, che ha una sua valenza sociale per i posti di lavoro, l’occupazione, la crescita economica e l’opportunità per tante persone, alla generosità delle persone per aiutare l’ottima causa dell’Airc. Ringrazio Confindustria Nautica e le Stelle che cucineranno per noi. È un altro pezzo di una sinergia che costruiamo ogni giorno”. Nel suo intervento il Primo cittadino, Marco Bucci, ha ringraziato gli ospiti per la loro presenza. “Genova vi ringrazia perché state facendo una cosa importante, non solo per voi, ma anche per la città. È la passione che spinge le vostre aziende a lavorare in questo modo. Per noi è stato fonte di lavoro, di sacrificio, di grande ricchezza economica e occupazionale. Il mare è importante, quindi va tutelato, non roviniamolo e andiamo avanti perché è la fonte primaria su cui poi tutti quanti lavoriamo insieme. Ringraziamo voi e un sistema come quello della nostra città che sta diventando migliore giorno dopo giorno e internazionale. Una città che vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli e alle prossime generazioni”. Roberta Capua, sottolineando quanto AIRC fa per la ricerca, principale fonte di investimento per 6.000 ricercatori, ha invitato Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica e I Saloni Nautici, e il Presidente Toti a salire sul palco e consegnare la donazione al Presidente di AIRC, Lorenzo Anselmi. Un momento intenso che ha sottolineato quanto sia importante il contributo di tutti per continuare a supportare e sostenere lo straordinario lavoro dei 6mila ricercatori che lavorano Airc e costruire un futuro sempre più libero dal cancro. Gli chef presenti e il loro curriculum Mauro Ricciardi – Locanda Tamerici (Fiumaretta di Ameglia, SP) Figlio di contadini, respira e vive in piena campagna. Al fianco della madre e della nonna, inizia ad assaporare e immagazzinare i profumi, i sapori e gli aromi più rari che inebriano olfatto e mente. Nel 1990 nasce la Locanda delle Tamerici e inizia quindi il suo percorso da cuoco: i profumi risvegliano ricordi e alimentano la voglia di sapere e di scoprire. Grazie alla sua determinazione iniziano ad arrivare riconoscimenti, articoli di giornale, segnalazioni sulle guide, e, in ultimo, l’ambitissima Stella Michelin. Nel 2002 diventa docente all’ALMA di Colorno, dove impartisce lezioni sulla cucina ligure. Nel maggio 2013 abbandona Locanda delle Tamerici, per una nuova avventura con l’apertura di Locanda dell’Angelo. In poco tempo riconquista la Stella Michelin e continua per sette anni ai suoi fornelli. Fonda poi una scuola di cucina, dove trasmette conoscenze e idee ad appassionati e addetti al settore. Nel 2021 nasce un nuovo progetto alla Locanda Tamerici, con la quale la Stella Michelin viene nuovamente conquistata. Alberto Moretti – Vescovado (Noli, SV) Dopo il diploma alberghiero studia all’ALMA e successivamente prosegue la sua formazione presso la cucina stellata di Jason Atherton a Londra per un anno. Seguono tre anni ai fornelli delle cucine di Giampiero Vivalda. Collabora all’apertura di Impronta d’acqua a Cavi di Lavagna e nel 2017 arriva al Vescovado di Giuseppe Ricchebuono, dove lavora attualmente come executive chef. Stella Michelin nel 2009, il ristorante è capitanato da Ricchebuono, che viene coadiuvato alla cucina da Moretti: i suoi piatti segnano la storia della ristorazione in Liguria da oltre trent’anni. La filosofia del locale è quella di offrire una cucina leggera, fatta da pochi ingredienti e legata al territorio. Visione condivisa e portata avanti anche da Alberto che partecipa a questo percorso in un incontro tra generazioni. Jorg Giubbani – Orto by Jorg Giubbani (Moneglia, GE) Classe 1992, Jorg Giubbani, si presenta fin da adolescente come un talento precoce, ai fornelli già a 16 anni. Dopo le importanti esperienze in Francia ed in particolare lo stage ad Alicante da Quique Dacosta, chef 3 Stelle Michelin, fa ritorno in Italia, nella sua Liguria, all’Excelsior Palace di Rapallo, al Belmond Splendido di Portofino e alla storica Trattoria Angiolina di Sestri Levante. Cinque le stagioni invernali alla Stüa de Michil dell’Hotel Perla di Corvara in Alta Badia presso la stimata Famiglia Costa, dove ha l’opportunità di lavorare al fianco dei due grandi chef Arturo Spicocchi prima e Nicola Laera, plasmano in maniera significativa la sua idea di cucina. Nel lavoro di Giubbani convivono pacificamente queste due nature: quella marinara, insita nel suo DNA ligure e sviluppata già a partire dagli insegnamenti di mamma Nivres, e quella montana, per il segno indelebile che le Dolomiti hanno lasciato nel suo cuore come nella sua mano. Lo stimolante progetto di Orto by Jorg Giubbani al Villa Edera & La Torretta di Moneglia offre allo chef la piena libertà di coniugare il mare, l’orto e la montagna, la memoria dei propri sapori, infondendogli nuova vita e forma nei propri piatti. Il conferimento della prima stella Michelin è a novembre del 2022. Ivano Ricchebono – The Cook (Genova, GE) Classe 1972, Ivano Ricchebono ha radici genovesi ma la sua passione e curiosità lo hanno portato a lavorare in tutta Italia. Conclusa la scuola alberghiera, ha fatto la gavetta prima di essere notato da Stefano Giorgi che ne coglie le potenzialità e lo porta nella sua cucina. Nel 1990 debutta nell’alta ristorazione all’Hotel Atlantico di Forte dei Marmi, dove è capo partita per cinque stagioni. Ritornato in Liguria, ricopre ruoli di responsabilità prima al Matahari come aiuto cuoco poi al Hotel Melograno gestendone la cucina. Un altro grande incontro svolta la vita di Ivano: nel 1996 il dirigente Adriano Lovati lo introduce nel circuito del gruppo alberghiero francese Accor, diventando capo partita e poi chef all’interno della catena Hotel Novotel. Completa la sua istruzione con due corsi di alta pasticceria dell’Istituto Etoile di Venezia. Nel 2004 apre The Cook a Genova Nervi. La stella Michelin arriva nel 2010 e da allora mantenuta. Da anni ospite è fisso della trasmissione “È Sempre Mezzogiorno” di Antonella Clerici. In parallelo, è Chef Consultant del Diana Grand Hotel di Alassio, storica realtà turistica della Riviera di Ponente. Giorgio Servetto – Vignamare (Andora, SV) Nato a Savona nel 1975, Giorgio Servetto scopre la sua passione per la cucina fin da piccolo, nella cascina di famiglia a Palo. Qui si avvicina ai sapori autentici e genuini della sua terra, lembo ligure contaminato dalle eccellenze gastronomiche del vicinissimo Piemonte. Frequenta l’alberghiero e muove i primi passi nel mondo della ristorazione. Apre il suo primo ristorante, ‘U Sciarattü ad Alassio, ed è poi alla guida de La locanda dell’Asino, dove ottiene riconoscimenti dalle maggiori guide italiane. L’esperienza modernista al Devero insieme a Bartolini sarà poi importante nel contribuire alla sua crescita e alla sua definitiva e singolare affermazione nel mondo della ristorazione. Dal 2016 al 2021 è executive chef del ristorante Nove, presso Villa della Pergola ad Alassio dove ottiene una stella Michelin nel 2021. Nel 2022 si trasferisce ad Andora, dove inizia la collaborazione con l’azienda agricola PEQ Agri. Creatività, ricerca continua, sostenibilità e valorizzazione delle materie prime e delle tradizioni gastronomiche sono elementi fondamentali della sua cucina. Nel 2023, a conferma della bontà e dell’autenticità del percorso di sostenibilità intrapreso, ottiene la Stella Verde Michelin. Ivan Maniago – Impronta d’acqua (Cavi di Lavagna, GE) Chef e pioniere del progetto Impronta d’acqua, Ivan Maniago, di origini friulane, si avvicina al mondo della ristorazione per caso, o meglio, come lui stesso sostiene “per noia” all’età di quattordici anni quando inizia a lavorare nella pizzeria del suo paese. Le sue doti culinarie sono ben riconoscibili anche in giovane età, tant’è che si trova a lavorare presso alcune delle cucine più importanti come quelle di Gualtiero Marchesi, Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo e Philippe Léveillé. Fondamentali nella sua formazione sono le esperienze presso Miramonti l’Altro a Concesio con due stelle Michelin, Le Calandre a Rubano con tre stelle Michelin e Lord Nelson di Chiavari dove nel 2015 ottiene il desiderato Cappello su Le Guide de L’Espresso. È la volta poi delle terre piemontesi: lavora in un noto ristorante storico bistellato, Antica Corona Reale, in provincia di Cuneo. Nel 2017 decide di dare vita al suo personale progetto, Impronta d’acqua, tornando in Liguria, a Cavi di Lavagna. Nel 2020 è insignito della prima stella Michelin. Samuele Di Murro – San Giorgio (Genova, GE) Samuele Di Murro è il giovane chef del San Giorgio. Nel 2018 fa una scommessa con se stesso e abbandona gli studi universitari e un futuro già scritto, per rincorrere un sogno: quello di diventare un cuoco. La scelta è un salto nel buio, l’inizio di un percorso difficile. Carico di determinazione entra nelle cucine del San Giorgio in qualità di stagista. Danilo Scala vede in lui qualcosa di speciale e gli fornisce tutto l’appoggio e l’incoraggiamento necessari per scalare le gerarchie della cucina. Al suo fianco camminano i collaboratori con cui condivide i valori di impegno, sacrificio e passione che caratterizzano il lavoro della ristorazione. Di Murro e il suo staff compongono una squadra in perfetto equilibrio: dei piccoli grandi artisti, coordinati e complementari, che lavorano per un fine comune, la soddisfazione del cliente. Barbara Masieri – Paolo & Barbara (Sanremo, IM) Barbara Masieri insieme al marito Paolo conduce con grande passione il ristorante Paolo & Barbara di Sanremo. Il ristorante è stato aperto nel 1988 e ha ricevuto la sua prima Stella Michelin nel 1990. Barbara nel locale è maître, sommelier e pasticciera. Si avvicina alla pasticceria da autodidatta quando negli anni ’80 inizia a studiare quella francese e la applica ai gusti italiani. Nel 1992 è in stage nel laboratorio di Iginio Massari. Suo maestro ispiratore è Gianluca Fusto. In linea con la cucina di Paolo, Barbara seleziona vini naturali di varie parti d’Italia e di Francia, di produttori che valorizzano il territorio con il loro lavoro. Parallelamente alla loro attività di ristorazione, i coniugi gestiscono l’azienda agricola San Sebastiano a Castelvittorio, nell’Alta Val Nervia. Qui coltivano prodotti simbolo del territorio come i fagioli bianchi di Pigna, le patate quarantine genovesi, le rose da sciroppo, oltre all’oliveto di taggiasca, al vigneto e al castagneto. Antonio Buono – Casa Buono (Trucco, IM) Nato in area vesuviana, Antonio Buono fin dai quattordici anni lavora nelle cucine dei ristoranti, iniziando con un’umile gavetta al servizio delle cucine degli chef. Successivamente, ha occasione di fare esperienza negli hotel di lusso del Nord Italia, per poi inserirsi nel ristorante Pappacarbone in Campania. In Buono nasce la passione per i ristoranti di alta cucina: svolge uno stage a Mirazur, all’epoca due Stelle Michelin, e uno da Manresa in California, tre Stelle. Nel 2013 torna al Mirazur e rimane nelle sue cucine per sette anni, sei dei quali trascorsi come capo cucina. Nel 2017 il suo talento gli permette di superare la selezione francese di S. Pellegrino Young Chef. Nel 2020 dopo la nascita del primo figlio, insieme alla moglie Valentina Florio decide di aprire la sua attività a Ventimiglia, per coniugare vita famigliare e lavorativa. Casa Buono a soli due anni dalla sua apertura ottiene la Stella Michelin. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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