Salvataggio da terra di Lamberto Ballerini il 28 Dic 2021 Torna al sommario Il pomeriggio del primo novembre 2021 non è esattamente l’ideale per una disinvolta veleggiata al largo di Piombino: il cielo è coperto, la visibilità è scarsa, il vento forza 4-5 da Sud-Est tende a rinforzare e il mare è già molto mosso, con onda fino a 2 metri. Uno sloop di circa 14 metri, con randa serrata sul boma e il fiocco parzialmente aperto, cerca di raggiungere a motore acque più calme all’interno del Golfo di Follonica ma è troppo vicino al versante settentrionale, che è completamente fuori ridosso. A un certo punto, una raffica particolarmente violenta provoca la scucitura tra i due ferzi bassi della vela, che incomincia a sventare fragorosamente fino a smembrarsi del tutto. Privo del suo effetto stabilizzante, lo scafo prende a rollare violentemente. A un certo punto il motore si ferma. Vani i successivi tentativi di rimettere in moto. 18:45. Lo skipper lancia la richiesta di soccorso che viene intercettata dalla Capitaneria di Porto di Livorno, che a sua volta la ritrasmette all’Ufficio Circondariale marittimo di Piombino. In mancanza del Gps, indica come posizione un punto al largo delle pale eoliche di Tor del Sale. Da quel momento in poi, tutte le comunicazioni terra-bordo-terra si svolgono per telefono. 18:56 La Guardia Costiera contattata i piloti di Piombino chiedendo se possono intervenire. Risposta negativa. Prova quindi con gli ormeggiatori, i quali rispondono che potranno uscire non appena terminate le operazioni di ormeggio della nave Moby Kiss. 19:04 La centrale operativa allerta la Capitaneria di Porto di Portoferraio, che ha una motovedetta pronta a intervenire. È la CP 805 che appena undici minuti dopo, alle 19.15, lascia l’ormeggio e si dirige verso la zona, che dista circa 13 miglia. La segue un battello pneumatico privato. 19:25 Scarrocciando verso terra, il veliero tocca il fondo con la deriva. Per fortuna è sabbia. 19:29 Gli ormeggiatori di Piombino dichiarano di non poter intervenire a causa delle avverse condizioni meteomarine. 20:04 La motovedetta CP 805 individua la barca. 20:38 Dopo svariati tentativi, la CP 805 comunica che, a causa delle condimeteo, non riesce a operare. 21:09 La Guardia Costiera dispone l’intervento via-terra di una sua pattuglia, che giunge in prossimità del veliero alle 21:39, confermando che lo scafo è insabbiato – apparentemente in discrete condizioni – a una ventina di metri dalla battigia e che il suo equipaggio è ancora a bordo. 21:47 Assistiti dalla pattuglia dell’Ufficio Circondariale di Piombino, i quattro naufraghi raggiungono finalmente terra, perfettamente incolumi. RIFLESSIONI ► La randa raccolta sul boma e il fiocco parzialmente aperto – seppure strappato – inducono a pensare che, al momento della prima avaria, la barca a vela non stesse navigando con la tela ben bilanciata. ► Lo skipper ha dichiarato l’assenza a bordo di un Gps. Mancanza grave. ► Non risultano tentativi di frenare lo scarroccio e il conseguente incaglio mediante l’utilizzo dell’ancora. In casi del genere, è una procedura da considerare soprattutto per facilitare il successivo recupero. 21:50 Viene disposto il rientro della CP 805 e del gommone privato. 22:50 Vengono notificate le diffide relative agli eventuali danni da inquinamento e alla rimozione dell’unità spiaggiata. <p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Gennaio 2022</p> Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!