Suzuki The Ultimate Outboard Motor: i fuoribordo con prestazioni da primi della classe di Ufficio stampa esterno il 10 Nov 2021 Poter attingere al know-how di un’azienda ultracentenaria, che da 70 anni produce tecnologia motoristica nell’ambito motociclistico, automobilistico e da 57 anni anche nel marino, è sicuramente uno dei punti di forza della gamma Suzuki Marine. Una lunga storia, ma soprattutto la sicurezza di una tecnologia Ultimate, basata sull’esperienza, sulle conoscenze che tecnici e progettisti hanno maturato in tanti anni di lavoro sui motori e nei loro sviluppi. Si tratta infatti complessivamente di milioni e milioni di unità termiche prodotte, migliorate costantemente, semplificate nell’utilizzo, parche nei consumi e sempre più affidabili. Il continuo sviluppo tecnologico ha avuto effetti altrettanto consistenti sull’impatto ambientale derivato dall’uso dei motori, senza intaccare mai le prestazioni. Proprio attingendo alla tecnologia Ultimate e sfruttandola al meglio, Suzuki ha potuto garantire ai propri Clienti una gamma di fuoribordo altamente performante, in grado di sorprendere, di regalare emozioni, di tramutare ogni uscita in barca in un momento di forte passione. Tutti i fuoribordo che Suzuki propone – da 2.5 a 350HP – rappresentano, nelle rispettive fasce di potenza, lo stato dell’arte della tecnologia, sia quando ci si riferisca ai motori, il cuore di ogni modello, sia agli organi di trasmissione e propulsione, attraverso i quali i cavalli vengono sfruttati al meglio per essere trasformati in spinta in acqua. Soprattutto in mare, per motorizzare un’imbarcazione, la potenza non è tutto! A fare la differenza tra un fuoribordo e l’altro di pari HP sono la coppia che ciascuno riesce a scaricare in acqua e come e quando ciò avviene, in modo che l’erogazione agevoli l’entrata in planata dello scafo, mettendo in risalto la capacità di accelerare in maniera entusiasmante a qualsiasi regime di rotazione. In tal senso possiamo segnalare diverse caratteristiche che fanno parte del bagaglio tecnologico della gamma dei fuoribordo Suzuki: Il disassamento tra albero motore e l’asse di trasmissionerende il fuoribordo notevolmente compatto e sposta il baricentro in una posizione più avanzata, conferendo maggiore equilibrio, vibrazioni ridotte e assoluta stabilità durante la guida. Con l’introduzione del disassamento dell’albero di trasmissione, il piede è stato dotato di una riduzione a doppio stadio. Questa consente di accrescere il rapporto di riduzione al piede dando modo di utilizzare eliche di grande diametro, capaci di garantire maggiore spinta, mantenendo il profilo del piede sempre snello e performante. Sempre per offrire fuoribordo in grado di erogare maggiore spinta in acqua, quella che può essere garantita dall’utilizzo di eliche più grandi, Suzuki ha studiato per il “senza patente” DF40A ARI, il sistema denominato #spingiforte (Suzuki High Energy Rotation). Si tratta di uno specifico piede, più grande e con un rapporto di riduzione finale di 2,42 maggiore rispetto allo standard che è di 2,27. Numeri apparentemente piccoli ma che fanno una grande differenza, tanto che il Suzuki DF40A ARI, si può permettere il lusso di mandare in planata natanti ben più grandi rispetto a quelli motorizzabili con un fuoribordo senza patente, e dunque anche ben più pesanti. Il sistema di eliche controrotanti, #afferrailmare (Suzuki Dual Prop), introdotto per la prima volta al mondo da Suzuki sul top di gamma, Suzuki DF350A, e successivamente andato in dote anche al DF300B, ha sostanzialmente due funzioni: generare maggiore coppia e maggiore presa in acqua degli organi propulsivi, caratteristiche che rendono questi fuoribordo adatti a motorizzare imbarcazioni di grandi dimensioni e dal dislocamento cospicuo; neutralizzare gli effetti evolutivi destrorsi o sinistrorsi che invece caratterizzano tutti i fuoribordo monoelica, garantendo il mantenimento rettilineo della rotta sia a marcia avanti sia a marcia indietro. Tutti i fuoribordo ad alte prestazioni della gamma Suzuki, da 150 HP in su, sono dotati di un particolare sistema di aspirazione dell’aria, che varia a seconda del regime di rotazione: a basso numero di giri l’aria aspirata passa attraverso un condotto d’aspirazione più lungo, che permette di fornire al motore un flusso dell’aria maggiormente uniforme; a regimi più elevati, l’aria aspirata passa attraverso un condotto più corto, aumentando il volume del flusso, così da facilitare l’aspirazione, e migliorando le prestazioni. Sempre parlando di aspirazione dell’aria, per renderla quanto più densa, in Suzuki si è lavorato anche su un flusso dell’aria più fresco, cercando al contempo di eliminare da esso ogni traccia di umidità. Una volta immessa nel cilindro, dopo aver attraversato un sistema di filtri molto efficienti e poi un condotto di aspirazione diretto, l’aria densa migliora la combustione, accrescendo le performance dell’unità termica. I motori dei fuoribordo Suzuki di fascia alta, hanno alberi a camme dai profili aggressivi, che conferiscono elevata potenza e ottime performance anche agli alti regimi. Con l’introduzione del Variatore Di Fase VVT (Variable Valve Timing), i progettisti sono riusciti a incrementare complessivamente il valore di coppia, migliorando le prestazioni sia in fase di accelerazione sia ai bassi e medi regimi di rotazione del motore. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!