Sicilia, a Malfa parte finalmente la gara per il porto di Redazione Nautica il 30 Nov 2020 Torna al sommario Trent’anni di gestazione sono un record, ma per il porto di Malfa, nell’isola di Salina (Eolie), giunge il “momento magico”. di Germano Scargiali Il 6 novembre 2020 è la data “fatidica” in cui il bando di gara per la sua realizzazione è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Il sindaco “emerito” Virgilio Ciampi, ultra ottuagenario, che spese una vita istruendo febbrilmente la pratica, è riuscito a vedere questo giorno. A portare a termine l’impresa – da definire titanica – è l’attuale sindaca Clara Rametta, imprenditrice turistica d’alto livello, donna di grande energia. Val la pena ricordare che la Rametta possiede e gestisce un hotel a 5 stelle in loco e la figlia è stata la prima chef donna stellata d’Italia. Ha ospitato in albergo le troupe dei film (“Il Postino” e altri) che hanno, in anni recenti, rilanciato Salina, l’isola della malvasia e dei ‘cappereti’: un’esclusiva mondiale – quella del cappero coltivato – che divide solo con Pantelleria. Ospite frequente dell’hotel è l’attrice Maria Grazia Cucinotta, che da testimonial ha sostenuto la sindaca alle elezioni. Il nuovo porto non sarà grande, ma sappiamo quanto sarà prezioso alle Eolie, laddove i fondali sprofondano in mare assieme alle pendici di vulcani ed ex-vulcani. Gli strapiombi che fendono l’azzurro sono tali da far soffrire il capogiro ai sub: è vero, non è una battuta. La destinazione dichiarata del porticciolo è “turistica e da diporto” ma certo darà asilo alla piccola comunità di pescatori che da sempre tira le barche a secco nella spiaggetta di ghiaia – che resterà agibile – dietro il troncone di molo già esistente. Piccolo ma polifunzionale, il porticciolo sarà la panacea per gli yacht in transito, anche di grossa stazza, e ospiterà stabilmente barche e gommoni stanziali. La ditta vincitrice, che prenderà l’appalto, potrà disporre dei 19 milioni e 200.000 Euro destinati a completare il porto. Il governo Musumeci, distintosi per l’attenzione nei confronti della portualità turistica e per le isole minori in genere, ha reso disponibile la cifra necessaria tanto attesa. Era il 1990 quando l’amministrazione cittadina conferì l’incarico a un professionista per redigere il progetto. Trent’anni sono un tempo infinito se si pensa alle opportunità andate perdute in materia di turismo. Presto, dunque, lo Scalo di Cala Galera – appunto il porticciolo di Malfa – farà il paio a Salina con il porto turistico di Santa Marina, approdo per eccellenza di aliscafi, catamarani e traghetti, provenienti anche dalla Campania. Questi, a Cala Galera (da non confondere con l’omonimo porto toscano), fruiranno della testata del molo di sottoflutto. L’opera è sostanzialmente una messa in sicurezza dello specchio acqueo esistente, che sarà ampliato e reso ospitale anche con mare grosso. Non poco: Lipari non si decide a realizzare qualcosa di nuovo da tempo immemorabile, strattonata da progetti anche megagalattici e, proprio per questo, bocciati non solo dai ‘sempre all’erta’ ambientalisti, ma anche dagli albergatori. I lavori, a Malfa, erano stati sospesi nel 2011, neanche a dirlo per mancanza di fondi. Il progetto, approvato e finanziato, prevede, oltre alla riqualifica e all’adeguamento delle opere foranee, banchine interne, uno scalo di alaggio e lo scavo di adeguati fondali. <p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Dicembre 2020</p> Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
Il personaggio: Emanuele Pagnottaro, wealth advisor di Banca Mediolanum di Redazione Nautica il 29 Mar 2024